Sondaggio Politico-Elettorale

DEMOPOLIS: crolla al 12% la fiducia dei cittadini nei partiti. L'opinione degli elettori sulle proposte di Matteo Renzi

Pubblicato il 11/11/2010.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
LA 7 - Telecom Italia Media, per il Programma Otto e Mezzo

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Metodologia CATI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.018 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 01/11/2010 ed il 04/11/2010


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Quanto si riconosce oggi nel partito per il quale ha votato alle Politiche del 2008?.

Risposta: In un clima di crescente disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, è in crollo verticale la fiducia degli italiani nei partiti, ritenuti oggi dall’88% dei cittadini incapaci di formulare progetti innovativi e proposte credibili di governo per il futuro del Paese. È quanto emerge dai risultati dell’indagine realizzata dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, dall’1 al 4 novembre, per la trasmissione Otto e Mezzo de LA7, su un campione di oltre mille intervistati, statisticamente rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Prescindendo dall’orientamento politico, il 45% degli italiani si riconosce oggi di meno nel partito per cui ha votato alle Politiche dell’aprile 2008. Un dato che si rileva molto netto anche in seno ai due maggiori partiti: dopo 30 mesi, si ritiene più lontano il 38% degli elettori del PDL e il 47% degli elettori del PD.








CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
La fotografia, tracciata dal Barometro Politico dell'Istituto Demopolis, evidenzia un panorama politico dai confini incerti, nel quale – nell’ipotesi di un ritorno anticipato alle urne – i due partiti maggiori, PD e PDL, sarebbero oggi penalizzati, più di altri, dagli ampi segni di disaffezione degli elettori verso la classe politica. Cresce potenzialmente il partito del "non voto", con una quota di indecisi e di potenziali astenuti che si allarga ogni giorno di più. E' un contesto, afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento, che spiega ampiamente il consenso trasversale di cui godono alcune delle recenti proposte avanzate dal sindaco di Firenze Matteo Renzi. Da Destra a Sinistra, 9 elettori su dieci – prescindendo dalla loro autocollocazione politica – approvano l’idea di dimezzare il numero e le indennità dei parlamentari alla Camera e al Senato. Il 76% degli italiani, intervistati dall’Istituto Demopolis, concorda anche sulla proposta drastica, che tante polemiche ha scatenato, di limitare a 3 mandati la presenza dei politici in Parlamento. Le dichiarazioni del Sindaco di Firenze trovano una sponda favorevole in ampi segmenti dell’elettorato, con qualche remora di chi vorrebbe invece mantenere un’eccezione alla “soglia dei tre mandati”, riservata ai leader storici dei partiti per valorizzarne l’esperienza in Parlamento. In tema di rinnovamento, anche anagrafico, della classe politica, l’Istituto Demopolis ha verificato – per il programma condotto da Lilli Gruber - la notorietà nazionale dei più giovani esponenti politici. Sono tutti di Centro Destra i politici italiani con meno di 40 anni conosciuti da almeno un italiano su due: Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Angelino Alfano, Renzo Bossi, Giorgia Meloni. Soltanto al sesto posto della graduatoria della notorietà nazionale, il primo giovane esponente politico di Centro Sinistra, Matteo Renzi, noto oggi al 37% dei cittadini; al secondo posto la parlamentare europea Debora Serracchiani, con il 36%. Chiude la lista Mario Adinolfi, al 21%, noto prevalentemente al popolo della Rete. Sono solo tre gli under 40 di Centro Sinistra conosciuti da almeno 1 elettore italiano su 5.






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