Sondaggio Politico-Elettorale

Le priorità per il Governo Cuffaro ad un anno dall’insediamento, la notorietà degli Assessori regionali e le intenzioni di voto dei siciliani

Pubblicato il 10/7/2007.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS (pubblicato sui media siciliani: TGR-RAI, La Sicilia, la Repubblica, Antenna Sicilia)

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi ed area di residenza.

Metodo di raccolta delle informazioni:
Sondaggio telefonico CATI.

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.020 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Sicilia.

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 28/06/2007 ed il 05/07/2007


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : A un anno dall'insediamento, quali sono le priorità che dovrebbe affrontare il Governo Regionale?.

Risposta: Lavoro (51%) e sanità (38%) risultano le principali preoccupazioni dei siciliani, le vere emergenze nell’Isola. Ad un anno dall’insediamento della Giunta Cuffaro, l’Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS ha chiesto ai cittadini di tracciare un’agenda delle priorità da sottoporre al Governo Regionale: nuove opportunità di lavoro per i giovani, incremento della qualità del sistema sanitario, interventi per la viabilità e la sicurezza, rilancio del turismo e valorizzazione dei beni culturali, tutela dell’ambiente, riduzione dei costi della politica. L’indagine, diretta e coordinata da Pietro Vento (con la collaborazione di Giusy Montalbano), è stata condotta nei giorni scorsi su un campione di 1.020 cittadini, rappresentativo della popolazione residente in Sicilia.


Lavoro (51%) e sanità (38%) risultano le principali preoccupazioni dei siciliani, le vere emergenze nell’Isola. Ad un anno dall’insediamento della Giunta Cuffaro, l’Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS ha chiesto ai cittadini di tracciare un’agenda delle priorità da sottoporre al Governo Regionale: nuove opportunità di lavoro per i giovani, incremento della qualità del sistema sanitario, interventi per la viabilità e la sicurezza, rilancio del turismo e valorizzazione dei beni culturali, tutela dell’ambiente, riduzione dei costi della politica. L’indagine, diretta e coordinata da Pietro Vento (con la collaborazione di Giusy Montalbano), è stata condotta nei giorni scorsi su un campione di 1.020 cittadini, rappresentativo della popolazione residente in Sicilia.



QUESITO n.2

Domanda : Se domani si tenessero le elezioni regionali, a quale partito darebbe la sua preferenza?.

Risposta: Se si dovesse tornare oggi alle urne per il rinnovo dell’ARS, – secondo l’analisi dell’Istituto Demopolis - il 66% degli elettori sceglierebbe il Centro-Destra, confermando di fatto la fiducia al Governo Regionale in carica. Solo un siciliano su tre voterebbe per le liste dell’Unione che pagherebbe, anche a livello regionale, l’impopolarità del Governo Prodi ed i troppi dissidi in seno alla coalizione: il nascituro Partito Democratico si fermerebbe al 20% (grazie soprattutto ad una buona tenuta della Margherita), le altre forze di Centro-Sinistra non andrebbero oltre il 14%. Nella percezione degli elettori, non si intravede ancora, all’orizzonte, un Veltroni siciliano in grado di ridare slancio e concretezza al Partito Democratico nella politica regionale. “Per il Centro-Destra – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - voterebbe oggi nell’Isola quasi l’80% del ceto produttivo: imprenditori, commercianti, lavoratori autonomi. Tre quarti dei liberi professionisti e dei precari, pubblici e privati; il 55% dei dipendenti, due terzi delle casalinghe. Unica roccaforte del Centro-Sinistra gli studenti, i giovani laureati. Almeno finché studiano. Non appena iniziano a guardare al mondo del lavoro, anche il loro voto comincia a spostarsi. Il Centro-Sinistra sembra aver perso, nell’Isola, la capacità di rappresentanza non solo dei ceti produttivi, ma anche degli strati più deboli della popolazione”. È proprio all’interno della maggioranza che sostiene il Governo Cuffaro che si registrano i più significativi spostamenti nelle intenzioni di voto, con una crescita dell’MpA di Raffaele Lombardo (16%)”. La CdL otterrebbe oggi il 31%, con Forza Italia in lieve crescita intorno al 21%, AN all’8% e gli altri partiti al 2%. Buona tenuta, con il 19%, per l’UdC che – insieme all’MpA – otterrebbe oggi circa il 35% dei consensi nell’Isola.


Se si dovesse tornare oggi alle urne per il rinnovo dell’ARS, – secondo l’analisi dell’Istituto Demopolis - il 66% degli elettori sceglierebbe il Centro-Destra, confermando di fatto la fiducia al Governo Regionale in carica. Solo un siciliano su tre voterebbe per le liste dell’Unione che pagherebbe, anche a livello regionale, l’impopolarità del Governo Prodi ed i troppi dissidi in seno alla coalizione: il nascituro Partito Democratico si fermerebbe al 20% (grazie soprattutto ad una buona tenuta della Margherita), le altre forze di Centro-Sinistra non andrebbero oltre il 14%. Nella percezione degli elettori, non si intravede ancora, all’orizzonte, un Veltroni siciliano in grado di ridare slancio e concretezza al Partito Democratico nella politica regionale. “Per il Centro-Destra – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - voterebbe oggi nell’Isola quasi l’80% del ceto produttivo: imprenditori, commercianti, lavoratori autonomi. Tre quarti dei liberi professionisti e dei precari, pubblici e privati; il 55% dei dipendenti, due terzi delle casalinghe. Unica roccaforte del Centro-Sinistra gli studenti, i giovani laureati. Almeno finché studiano. Non appena iniziano a guardare al mondo del lavoro, anche il loro voto comincia a spostarsi. Il Centro-Sinistra sembra aver perso, nell’Isola, la capacità di rappresentanza non solo dei ceti produttivi, ma anche degli strati più deboli della popolazione”. È proprio all’interno della maggioranza che sostiene il Governo Cuffaro che si registrano i più significativi spostamenti nelle intenzioni di voto, con una crescita dell’MpA di Raffaele Lombardo (16%)”. La CdL otterrebbe oggi il 31%, con Forza Italia in lieve crescita intorno al 21%, AN all’8% e gli altri partiti al 2%. Buona tenuta, con il 19%, per l’UdC che – insieme all’MpA – otterrebbe oggi circa il 35% dei consensi nell’Isola.



QUESITO n.3

Domanda : Sa dirmi il nome di un assessore della Giunta Cuffaro?.

Risposta: La ricerca dell’Istituto Demopolis ha voluto verificare infine il grado di notorietà dei componenti della Giunta Regionale, chiedendo ad oltre mille cittadini di indicare, spontaneamente, un assessore in carica. “Tra quanti sono stati in grado di citare almeno un nome (42% del campione) – aggiunge Pietro Vento - il primato della notorietà, con il 48% delle indicazioni, tocca all’assessore regionale alla Sanità Roberto Lagalla. A seguire, con il 34%, il responsabile della P.I. e dei Beni Culturali Lino Leanza e l’assessore al Turismo Dore Misuraca (27%)”. Più del 10% del campione cita inoltre gli assessori Beninati (Cooperazione), Colianni (Enti locali), Formica (Lavoro), Interlandi (Territorio) e Lo Porto (Bilancio).


La ricerca dell’Istituto Demopolis ha voluto verificare infine il grado di notorietà dei componenti della Giunta Regionale, chiedendo ad oltre mille cittadini di indicare, spontaneamente, un assessore in carica. “Tra quanti sono stati in grado di citare almeno un nome (42% del campione) – aggiunge Pietro Vento - il primato della notorietà, con il 48% delle indicazioni, tocca all’assessore regionale alla Sanità Roberto Lagalla. A seguire, con il 34%, il responsabile della P.I. e dei Beni Culturali Lino Leanza e l’assessore al Turismo Dore Misuraca (27%)”. Più del 10% del campione cita inoltre gli assessori Beninati (Cooperazione), Colianni (Enti locali), Formica (Lavoro), Interlandi (Territorio) e Lo Porto (Bilancio).



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