Autore: |
Istituto Demopolis |
Committente/ Acquirente: |
LA 7 - Telecom Italia Media, per il Programma OTTO E MEZZO |
Criteri seguiti per la formazione del campione: |
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza
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Metodo di raccolta delle informazioni: |
Metodologia CATI |
Numero delle persone interpellate e universo di riferimento: |
1.002 intervistati. Universo di riferimento: cittadini italiani maggiorenni |
Data in cui è stato realizzato il sondaggio: |
Tra il 07/11/2011 ed il 09/11/2011 |
QUESTIONARIO |
QUESITO n.1 |
Domanda : A suo avviso le dimissioni annunciate di Berlusconi sono:. |
Risposta: Non sa: 6% |
QUESITO n.2 |
Domanda : Quali tra le seguenti ragioni renderebbero auspicabile la formazione di un Governo di larghe intese?. |
Risposta: Non sa:16% |
CONTRIBUTI CONCLUSIVI |
Testo conclusivo: |
Le annunciate dimissioni di Silvio Berlusconi dopo il voto parlamentare sulla legge di stabilità sono ritenute opportune dal 75% degli italiani: è il dato che emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di oltre mille cittadini, rappresentativo della popolazione italiana. A condividere le dimissioni del capo del Governo è la quasi totalità degli elettori di Centro Sinistra, ma oggi anche il 47% di chi si colloca politicamente nel Centro Destra. Sull’opinione degli intervistati pesa la convinzione - ribadita dal 76% degli intervistati - che il Governo non sia stato in grado di gestire la gravissima emergenza finanziaria, né di varare negli ultimi mesi misure significative in grado di rilanciare seriamente la crescita economica del nostro Paese.
Dopo le dimissioni di Berlusconi, sarà compito di Giorgio Napolitano scegliere la soluzione da adottare per uscire al più presto dalla crisi politica ed istituzionale. L'opinione pubblica appare divisa tra chi condivide la prospettiva di un Esecutivo di transizione guidato da una personalità super partes e chi ritiene preferibile invece un ritorno alle urne.
“La percentuale di chi auspica un autorevole Governo di transizione, guidato da Mario Monti, sta crescendo nelle ultime ore – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento -; tra le ragioni prevalenti, il 61% ribadisce l’urgenza di un piano credibile per la crescita del Paese e la riduzione del debito, sostenendo che l’Italia non può permettersi adesso i tempi di una campagna elettorale. L’Esecutivo di larghe intese dovrebbe inoltre, secondo il 40% degli intervistati, cambiare la legge elettorale, restituendo ai cittadini – conclude Pietro Vento - la possibilità di scegliere, con le preferenze o i collegi uninominali, i propri rappresentanti in Parlamento”.
Nota metodologica - L’indagine, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone, è stata condotta dal 7 al 9 novembre 2011, per il programma Otto e Mezzo de LA7, dall’Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS, su un campione di 1.002 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Approfondimenti e metodologia completa su: www.demopolis.it
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