Autore: |
Istituto Demopolis |
Committente/ Acquirente: |
Quotidiano La Nazione |
Criteri seguiti per la formazione del campione: |
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza |
Metodo di raccolta delle informazioni: |
Metodologia CATI |
Numero delle persone interpellate e universo di riferimento: |
840 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Toscana |
Data in cui è stato realizzato il sondaggio: |
Tra il 26/10/2010 ed il 01/11/2010 |
QUESTIONARIO |
QUESITO n.1 |
Domanda : Se si votasse oggi per le elezioni politiche, a quale partito darebbe la sua preferenza?. |
Risposta: Secondo i dati dell'indagine dell'Istituto Demopolis sulle intenzioni di voto, per il quotidiano LA NAZIONE, se ci si recasse alle urne per il rinnovo del Parlamento nazionale, il PDL di Berlusconi si posizionerebbe oggi in Toscana al 24,5% (- 7% rispetto al 2008), con la Lega di Bossi in crescita al 6,5%.
Sul versante opposto, il PD otterrebbe il 39%, con un flusso di voti in uscita, soprattutto in direzione di Sinistra, Ecologia e Libertà di Vendola (6,5%), e dell'Italia dei Valori (7%). Ampi segmenti di elettori del PD appaiono indecisi, incerti, tentati dall'astensione. Ma molto attenti, quasi in attesa di un segno che li possa indurre a tornare a votare con più convinzione.
La Federazione della Sinistra è al 3,5%, mentre rappresenta un'incognita il Movimento Cinque Stelle di Grillo, oggi attestato al 2%. Nell'area di Centro, l'UDC di Casini otterrebbe il 4,5%; l'API di Rutelli l'1% e Futuro e Libertà, il nuovo partito di Fini, si posizionerebbe al 3,5%. In attesa di diverse eventuali collocazioni, l'ipotetico terzo polo di Centro supererebbe oggi in Toscana il quorum regionale dell'8% richiesto per il Senato.
Una fotografia delle intenzioni di voto, quella scattata dall'Istituto Demopolis in Toscana, destinata comunque a modificarsi nei prossimi mesi, anche in base alle effettive alleanze che si determineranno nell'ipotesi di un ritorno anticipato alle urne in primavera. |
CONTRIBUTI CONCLUSIVI |
Testo conclusivo: |
La fotografia delle odierne intenzioni di voto in Toscana, tracciata dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis nell'ipotesi di un ritorno anticipato alle urne, evidenzia un panorama politico dai confini incerti, nel quale i due partiti maggiori, PD e PDL, appaiono penalizzati, più di altri, da ampi segni di disaffezione degli elettori verso la classe politica. Cresce potenzialmente il partito del "non voto", con una quota di indecisi e di potenziali astenuti che si allarga ogni giorno di più.
In Toscana, come nel resto del Paese, i riflessi della questione morale e le fratture interne al PDL hanno negli ultimi mesi logorato e indebolito, agli occhi dell'opinione pubblica, il progetto di governo di Berlusconi, che attraversa oggi il momento più delicato della sua storia politica. Non vive i suoi giorni migliori neanche il PD di Bersani, alle prese con divisioni interne e in difficoltà nel formulare, con convinzione e chiarezza "mediatica", progetti innovativi e proposte alternative di Governo.
Prescindendo dall'orientamento politico, gli elettori toscani si riconoscono oggi di meno nei partiti per cui hanno votato alle Politiche dell'aprile 2008. Un dato - quello registrato dal Barometro Politico dell'Istituto Demopolis diretto da Pietro Vento - che si aggrava in seno ai due maggiori partiti, PD e PDL che, in caso di elezioni anticipate, perderebbero complessivamente in Toscana quasi mezzo milione di voti. Un contesto, questo, che spiega ampiamente il favore di cui godono a Firenze, come in Toscana, alcune delle recenti provocatorie proposte del sindaco Matteo Renzi.
"È una società molto esigente, quella toscana. I cittadini sono consapevoli - afferma il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento - di vivere in un contesto "privilegiato" rispetto ad altre realtà del Paese (91%) ma, nel contempo, temono oggi di poter perdere per i propri figli il livello di benessere e qualità della vita conquistati. Nella percezione di quasi due terzi della popolazione, sarà difficile che chi oggi studia o comincia a confrontarsi con il mondo del lavoro possa godere in futuro delle medesime certezze e dello stesso tenore di vita dei genitori. In cima all'agenda dei cittadini per il Governo del Paese e della Regione Toscana, il problema del lavoro e dell'occupazione - conclude Pietro Vento - viene indicato oggi come prioritario dal 60% del campione intervistato". |