Sondaggio Politico-Elettorale

DEMOPOLIS - Le intenzioni di voto degli italiani. Berlusconi 44%, Veltroni 37,5%. Testa a testa tra gli under 35, il PD prevale tra i laureati, il PDL vince tra gli imprenditori

Pubblicato il 20/3/2008.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
Istituto Demòpolis per i media nazionali (pubblicato su La Stampa, la Repubblica, Libertà, La Sicilia, Il Tirreno, Fatti.it, Il Mattino di Padova, La Gazzetta di Mantova, ecc.)

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Metodologie CATI-CAWI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.560 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 14/03/2008 ed il 18/03/2008


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Se domani si tenessero le elezioni politiche nazionali, a quale partito darebbe la sua preferenza?.

Risposta: In uno scenario ancora fluido e incerto, caratterizzato da un’alta percentuale di indecisi, a 25 giorni dal voto, la distanza fra le due coalizioni rimane nel complesso immutata, intorno ai 6-7 punti percentuali (44%-37,5%). Secondo le stime sulle intenzioni di voto degli italiani dell’Istituto Demopolis, il PDL di Berlusconi ottiene oggi il 38%, con la Lega al 4,5% e l’MpA all’1,5%. Il PD si attesta al 34% (con l’IdV al 3,5%). Stabili l’UdC al 6%, la Sinistra Arcobaleno al 7,5% e la Destra al 2,5%. Sotto l’1% gli altri partiti.


In uno scenario ancora fluido e incerto, caratterizzato da un’alta percentuale di indecisi, a 25 giorni dal voto, la distanza fra le due coalizioni rimane nel complesso immutata, intorno ai 6-7 punti percentuali (44%-37,5%). Secondo le stime sulle intenzioni di voto degli italiani dell’Istituto Demopolis, il PDL di Berlusconi ottiene oggi il 38%, con la Lega al 4,5% e l’MpA all’1,5%. Il PD si attesta al 34% (con l’IdV al 3,5%). Stabili l’UdC al 6%, la Sinistra Arcobaleno al 7,5% e la Destra al 2,5%. Sotto l’1% gli altri partiti.



QUESITO n.2

Domanda : SEGMENTAZIONE PER FASCE DI ETA' Il voto dei giovani.

Risposta: Se il 13 e il 14 aprile si recassero alle urne soltanto i giovani, l’esito del voto delle elezioni politiche nazionali risulterebbe decisamente più incerto: il vantaggio della coalizione di Silvio Berlusconi – tra gli under 35 – si ridurrebbe infatti a meno di due punti percentuali (41%-39,5%). È quanto emerge da una analisi sulle intenzioni di voto degli italiani condotta, a 25 giorni dalle elezioni, dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis.


Se il 13 e il 14 aprile si recassero alle urne soltanto i giovani, l’esito del voto delle elezioni politiche nazionali risulterebbe decisamente più incerto: il vantaggio della coalizione di Silvio Berlusconi – tra gli under 35 – si ridurrebbe infatti a meno di due punti percentuali (41%-39,5%). È quanto emerge da una analisi sulle intenzioni di voto degli italiani condotta, a 25 giorni dalle elezioni, dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis.



QUESITO n.3

Domanda : Il voto dei laureati.

Risposta: Se votassero solo i laureati, il PD (con l’IdV) di Walter Veltroni vincerebbe le elezioni (44%-39%), staccando di cinque punti PDL e Lega.


Se votassero solo i laureati, il PD (con l’IdV) di Walter Veltroni vincerebbe le elezioni (44%-39%), staccando di cinque punti PDL e Lega.



QUESITO n.4

Domanda : Il voto degli imprenditori.

Risposta: Se esprimessero invece la propria preferenza soltanto imprenditori, commercianti e lavoratori autonomi, la vittoria di Berlusconi – secondo Demòpolis – diverrebbe schiacciante, con un distacco di quasi 30 punti percentuali (60%-31%), che penalizzerebbe anche gli altri partiti.


Se esprimessero invece la propria preferenza soltanto imprenditori, commercianti e lavoratori autonomi, la vittoria di Berlusconi – secondo Demòpolis – diverrebbe schiacciante, con un distacco di quasi 30 punti percentuali (60%-31%), che penalizzerebbe anche gli altri partiti.





CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
L’indagine, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano, ha analizzato in particolar modo gli orientamenti dei giovani. Tra le nuove generazioni il PDL (con Lega e MpA) risulta penalizzato di circa tre punti rispetto al dato medio dell’intero elettorato e si attesta al 41%. Cresce invece di due punti il PD, che si posiziona al 39,5%, favorito dalla fiducia personale che i più giovani, e gli studenti in particolare, sembrano riporre in Walter Veltroni. Con l’UdC in linea con il dato generale, più alte risultano – tra gli under 35 - le preferenze per la Sinistra Arcobaleno di Bertinotti (9%) e per la Destra di Storace (3,5%). Se il 13 e il 14 aprile si recassero alle urne soltanto i giovani, l’esito del voto delle elezioni politiche nazionali risulterebbe decisamente più incerto: il vantaggio della coalizione di Silvio Berlusconi – tra gli under 35 – si ridurrebbe infatti a meno di due punti percentuali (41%-39,5%). È quanto emerge da una analisi sulle intenzioni di voto degli italiani condotta, a 25 giorni dalle elezioni, dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis. Nel clima del Paese si modificano intanto le priorità evidenziate dai cittadini per l’agenda politica del nuovo governo nazionale. La percezione di impoverimento delle classi medie, derivante dall’aumento del costo della vita, pone il tema della crescita dei salari e delle pensioni al primo posto (60%), nettamente al di sopra della richiesta di maggiore sicurezza nelle città (44%). Ancora economiche le altre priorità evidenziate dagli elettori: maggior controllo dei prezzi (39%), politiche più efficaci per l’occupazione giovanile (35%) e riduzione della pressione fiscale (32%).


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