Autore: |
Termometro Politico |
Committente/ Acquirente: |
Termometro Politico in collaborazione con Affaritaliani.it - Pubblicato su Affaritaliani.it il 30 aprile 2009 |
Criteri seguiti per la formazione del campione: |
Campione di navigatori Internet profilato in base ai seguenti parametri socio-demografici: sesso, età, professione, dimensione del centro abitato, regione di residenza, frequenza a messa, voto espresso alle Elezioni Politiche 2008 |
Metodo di raccolta delle informazioni: |
CAWI |
Numero delle persone interpellate e universo di riferimento: |
1954 casi
Universo di riferimento: gli aventi diritto al voto alle Elezioni Europee del 6-7 giugno 2009 |
Data in cui è stato realizzato il sondaggio: |
Tra il 22/04/2009 ed il 29/04/2009 |
QUESTIONARIO |
QUESITO n.1 |
Domanda : Quale partito voterà alle prossime Elezioni Europee?. |
Risposta: Popolo delle Libertà - Berlusconi 38,1%
Partito Democratico 25,4%
Lega Nord - Bossi 10,3%
Italia dei Valori - Di Pietro 7,3%
UDC - Casini 6,1%
MPA/La Destra/Pensionati 3,7%
Sinistra e Libertà 3,4%
Rifondazione / Comunisti Italiani 2,7
Altri 3,0% |
CONTRIBUTI CONCLUSIVI |
Testo conclusivo: |
COMMENTO - A CURA DEL SETTORE ELEZIONI TERMOMETRO POLITICO
Popolo della Libertà: il partito di Berlusconi risente di un calo superiore al punto percentuale
rispetto alla precedente rilevazione, attestandosi comunque su livelli superiori a quelli delle
Politiche 2008. Tale contrazione è da spiegarsi verosimilmente alla luce delle difficoltà nella
chiusura delle liste e al robusto flusso in uscita verso la Lega, forte soprattutto nelle regioni del
Centro-Nord.
Partito Democratico: anche il PD soffre, riportandosi poco sopra al 25% dei consensi. La
formazione di Franceschini paga le polemiche sulle candidature europee e assiste a un passaggio
di voti verso le liste della sinistra, l’Italia dei Valori e le altre forze, tra cui sono indicativamente da
segnalare i radicali, che si presenteranno alle Europee con la lista Bonino.
Lega Nord: il Carroccio supera la soglia del 10%, portandosi a un livello mai toccato a livello
nazionale, nemmeno nel 1996. L’incremento è di 0,6 punti rispetto alla precedente rilevazione ed è
in gran parte dovuto dal passaggio di voti dal PDL alla formazione di Bossi nel Centro-Nord.
UDC: sostanziale conferma del dato precedente, con circa il 6% dei consensi.
Italia dei Valori: Di Pietro cresce rispetto a lunedì, portandosi intorno ai 7 punti percentuali, sopra al
partito di Casini. Merito dei voti in uscita dal PD, che vanno a vantaggio delle forze minori di
centrosinistra.
MPA / Destra / Pensionati: anche in questo caso il dato conferma quello precedente, con una
quota di consensi non lontana dal 4% necessario per l’ingresso all’Europarlamento.
Sinistra e Libertà: la formazione beneficia di flussi di voto dal Partito Democratico e si posiziona
sopra al 3%, con un incremento di circa mezzo punto percentuale da lunedì.
Rifondazione / Comunisti Italiani: anche la lista di Ferrero e Diliberto risulta in crescita,
avvicinandosi al 3%, ma è ancora lontana dalla soglia di sbarramento del 4 per cento. Sia in
questo caso sia in quello di Sinistra e Libertà potrebbe aver giocato un ruolo la redistribuzione
degli indecisi che avevano votato Sinistra Arcobaleno l’anno scorso e che si trovano ora a dover
scegliere tra due liste a sinistra del PD. |