Sondaggio Politico-Elettorale

Indagine dell'Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS sugli scenari politici del Paese: intenzioni di voto degli italiani e peso delle coalizioni

Pubblicato il 23/12/2010.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
Barometro Politico DEMOPOLIS per i quotidiani La Sicilia e Libertà, diffuso anche da La Stampa, Il Tirreno, Il Giornale, Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, Affari Italiani

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Metodologia CATI-CAWI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.004 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 18/12/2010 ed il 20/12/2010


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Se si votasse oggi per le elezioni politiche, a quale partito darebbe la sua preferenza?.










CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
Il 53% degli italiani ritiene probabili le elezioni politiche anticipate prima della scadenza del mandato del 2013. È quanto risulta da una indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis che ha analizzato la percezione dei cittadini sugli scenari politici del Paese dopo la fiducia ottenuta da Berlusconi il 14 dicembre. In presenza di un’offerta politica confusa e poco chiara, la fotografia delle odierne intenzioni di voto degli italiani, tracciata dall'Istituto Demopolis, evidenzia nel Paese un quadro piuttosto incerto, con una quota di elettori delusi ed indecisi (27%) - di Centro, di Destra, di Sinistra – che si allarga ogni giorno di più. Il PDL, al 28%, recupera circa 2 punti in una settimana e inverte un trend negativo che aveva portato nei mesi scorsi il partito del Premier a perdere oltre il dieci per cento dei consensi rispetto alle Politiche del 2008. Si consolida decisamente la Lega, che sfiora ormai la soglia del 13%. Sul versante opposto, il PD resta attestato intorno al 25% e paga, tra gli elettori, le troppe indecisioni ed incertezze sulla linea politica e sulle possibili alleanze. Il partito di Vendola, in deciso aumento nelle ultime settimane, si posiziona all'8%, guadagnando consensi – secondo i dati di Demòpolis - fra gli under 35, nella Sinistra del PD e tra i simpatizzanti dell’IdV di Antonio Di Pietro (in calo al 5,5%). Nel nascente Polo della Nazione, cresce – superando per la prima volta il 7% - l'UDC di Casini, mentre crolla al 5% FLI, il partito di Fini, che perde quasi tre punti percentuali (circa un milione di voti) in una settimana. Stabili, tra lo 0,5 e l’1,5 per cento i partiti minori, API di Rutelli, MpA di Lombardo, la Destra di Storace, Radicali e Federazione della Sinistra. Sempre al 2,5% il Movimento di Grillo, probabile grande incognita in caso di elezioni anticipate. “Secondo l’analisi sulla forza delle possibili coalizioni – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - PD, IdV e SEL otterrebbero il 38,5%; il terzo polo il 14%; l'asse Lega-PDL il 42%. Il distacco tra le due principali coalizioni, vicinissime alla vigilia del voto del 14 dicembre, torna oggi tra i 3 e i 4 punti percentuali”. Se ci si recasse alle urne, Berlusconi otterrebbe, senza apparenti difficoltà, il premio di maggioranza alla Camera. Al Senato, invece, una lista del nascente Polo della Nazione supererebbe in quasi tutti i collegi il quorum dell’8% richiesto a livello regionale. Pertanto, secondo Demòpolis, con l’attuale legge elettorale, nessuna coalizione potrebbe conseguire oggi la maggioranza dei seggi a Palazzo Madama, con una conseguente difficile governabilità. “Una fotografia – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento - destinata sicuramente a modificarsi nelle prossime settimane, anche in base alle effettive alleanze e leadership che si determineranno nell’ipotesi di un ritorno alle urne in primavera. Sullo sfondo restano i gravi problemi irrisolti del Paese: i cittadini, preoccupati per la crisi economica, manifestano ampi segni di disaffezione verso il mondo politico e segnalano priorità reali, spesso distanti dai temi del recente dibattito parlamentare: l’emergenza del lavoro e dell’occupazione giovanile è evidenziata dal 75% degli italiani. Il 48% ribadisce la necessità di un serio rilancio del sistema produttivo, ma anche interventi concreti a sostegno del costo della vita delle famiglie e seri investimenti per la scuola e l’università al fine di dare una risposta alle diffuse preoccupazioni sul futuro dei giovani nel nostro Paese”. Il Barometro Politico dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis è diretto e coordinato da Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. I dati sono stati rilevati nel corso dell’indagine condotta dal 18 al 20 dicembre 2010 su un campione di 1.004 intervistati, rappresentativo dell'universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, età, titolo di studi, ampiezza demografica ed area geografica di residenza. Supervisione di Marco E. Tabacchi.






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