Sondaggio Politico-Elettorale

Gli italiani e la legge sulle intercettazioni

Pubblicato il 30/7/2010.

Autore:
simulation intelligence sìmera

Committente/ Acquirente:
Simulation Intelligence, Milano

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Indagine campionaria su campione rappresentativo

Metodo di raccolta delle informazioni:
Interviste CATI con con questionario strutturato Fiducia: 95,5% Margine di errore sui dati Universo: compreso tra + e – 3,5%

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
800 interviste effettive. UNIVERSO: residenti in Italia dai 18 anni in su

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 5/07/2010 ed il 11/07/2010


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : 1) Lei sta seguendo con interesse il dibattito sulla legge relativa alle intercettazioni?.

Risposta: sì no non molto






QUESITO n.2

Domanda : 2) Lei è favorevole alla legge per la riduzione dell’utilizzo delle intercettazioni da parte della magistratura e da parte dei giornalisti? .

Risposta: favorevole contrario non so








CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
Abbiamo realizzato questa ricerca per capire, in una fase in cui la legge in discussione in Parlamento è al centro dell’attenzione dei media, quanti sono interessati alle sorti della legge e quanti sono ad essa favorevoli o contrari. La ricerca è stata realizzata nella settimana 5-11 luglio, la settimana dello sciopero dei giornalisti, su un campione di 800 residenti in Italia dai 18 anni in su. I principali risultati sono riportati nei 3 grafici che seguono. L’area degli interessati alle sorti della legge è abbastanza ampia: sono circa il 40%, molti di più degli indifferenti (il 25%) mentre il 35% mostra un interesse piuttosto tiepido. Nonostante il diffuso dibattito sui media, forse anche a causa della difficoltà di comprensione delle implicanze “tecniche” positive o negative della legge (legge peraltro ancora in fase di definizione) oltre la metà degli italiani non si è costruito un giudizio preciso. Tra gli altri, prevalgono largamente i contrari (29%) sui favorevoli (19%). Da notare che i contrari prevalgono, oltre che tra gli elettori di sinistra, centrosinistra e centro, anche tra gli elettori di centrodestra. I favorevoli sono più dei contrari solo tra gli elettori di destra. Fra quanti non dichiarano un orientamento (ND nel grafico) i non so arrivano al 68%. Questo sondaggio è pubblicato sul sito www.simulationintelligence.net






INDIETRO