Sondaggio Politico-Elettorale

DEMOPOLIS - Politiche 2008. Le intenzioni di voto degli italiani. Berlusconi in vantaggio di 7 punti. Ancora incertezza tra gli elettori

Pubblicato il 14/3/2008.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
Istituto Demòpolis per i media nazionali (pubblicato su Libertà, Il Tirreno, La Sicilia, Fatti.it, Il Mattino di Padova, La Provincia Pavese, La Nuova Venezia, La Nuova Ferrara, La Gazzetta di Mantova, ecc.)

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Sondaggio telefonico CATI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.026 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 10/03/2008 ed il 13/03/2008


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Se domani si tenessero le elezioni politiche nazionali, a quale partito darebbe la sua preferenza?.

Risposta: Sono 7 i punti percentuali che, a trenta giorni dalle elezioni politiche del 13 e 14 aprile, separano il PD di Walter Veltroni dalla coalizione di Silvio Berlusconi. Secondo l’indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis sulle intenzioni di voto degli italiani, il Popolo della Libertà, con la Lega e l’MpA, si posiziona al 44%, mentre Partito Democratico e IdV si attestano al 37%. “Si tratta - afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - di un vantaggio significativo che, se si votasse oggi, garantirebbe a Berlusconi il premio di maggioranza alla Camera, mentre alcuni margini di incertezza si registrano al Senato, dove potrebbe risultare determinante – in alcune regioni – la presenza di altre forze politiche che, diversamente dal passato, corrono da sole: l’Unione di Centro, la Destra e la Sinistra Arcobaleno. Il risultato delle urne – prosegue il direttore dell’Istituto Demopolis - sarà sicuramente condizionato dall’alto numero di indecisi ed incerti (26%), la gran parte dei quali, come è accaduto due anni fa, potrebbe scegliere per chi votare solo all’ultimo momento”.


Sono 7 i punti percentuali che, a trenta giorni dalle elezioni politiche del 13 e 14 aprile, separano il PD di Walter Veltroni dalla coalizione di Silvio Berlusconi. Secondo l’indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis sulle intenzioni di voto degli italiani, il Popolo della Libertà, con la Lega e l’MpA, si posiziona al 44%, mentre Partito Democratico e IdV si attestano al 37%. “Si tratta - afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - di un vantaggio significativo che, se si votasse oggi, garantirebbe a Berlusconi il premio di maggioranza alla Camera, mentre alcuni margini di incertezza si registrano al Senato, dove potrebbe risultare determinante – in alcune regioni – la presenza di altre forze politiche che, diversamente dal passato, corrono da sole: l’Unione di Centro, la Destra e la Sinistra Arcobaleno. Il risultato delle urne – prosegue il direttore dell’Istituto Demopolis - sarà sicuramente condizionato dall’alto numero di indecisi ed incerti (26%), la gran parte dei quali, come è accaduto due anni fa, potrebbe scegliere per chi votare solo all’ultimo momento”.



QUESITO n.2

Domanda : Ha apprezzato le modalità con le quali sono state definite le liste per il rinnovo del Parlamento nazionale?.

Risposta: E’ da rilevare che il 51% degli italiani non ha apprezzato le modalità di composizione delle liste per la Camera e il Senato, con molte criticità evidenziate soprattutto dagli elettori collocati nell’area del Centro-Sinistra. Molte sono le variabili di fluidità ed incertezza nello scenario politico del Paese dopo i repentini mutamenti dell’offerta politica nazionale e la polarizzazione dell’attenzione dell’opinione pubblica intorno al PD di Veltroni e al PdL di Berlusconi, che sembra aver penalizzato gli altri partiti, almeno in questa prima fase della campagna elettorale. Secondo le stime dell’Istituto Demòpolis sul voto ai partiti a un mese dalle elezioni, il PdL si attesta al 38% con la Lega Nord al 5% e l’MpA all’1%. Il PD, stabile, ottiene il 33,5%, distanziato di quasi cinque punti dal Popolo della Libertà. L’IdV di Di Pietro si posiziona al 3,5%. L’Unione di Centro di Casini, in lieve risalita, ottiene il 6,5%; la Sinistra Arcobaleno di Bertinotti il 7,5%, la Destra della Santanchè il 2,5%. All’1% il Partito Socialista di Boselli, sotto il punto percentuale gli altri.


E’ da rilevare che il 51% degli italiani non ha apprezzato le modalità di composizione delle liste per la Camera e il Senato, con molte criticità evidenziate soprattutto dagli elettori collocati nell’area del Centro-Sinistra. Molte sono le variabili di fluidità ed incertezza nello scenario politico del Paese dopo i repentini mutamenti dell’offerta politica nazionale e la polarizzazione dell’attenzione dell’opinione pubblica intorno al PD di Veltroni e al PdL di Berlusconi, che sembra aver penalizzato gli altri partiti, almeno in questa prima fase della campagna elettorale. Secondo le stime dell’Istituto Demòpolis sul voto ai partiti a un mese dalle elezioni, il PdL si attesta al 38% con la Lega Nord al 5% e l’MpA all’1%. Il PD, stabile, ottiene il 33,5%, distanziato di quasi cinque punti dal Popolo della Libertà. L’IdV di Di Pietro si posiziona al 3,5%. L’Unione di Centro di Casini, in lieve risalita, ottiene il 6,5%; la Sinistra Arcobaleno di Bertinotti il 7,5%, la Destra della Santanchè il 2,5%. All’1% il Partito Socialista di Boselli, sotto il punto percentuale gli altri.



QUESITO n.3

Domanda : L'apprezzamento degli elettori nei confronti dei candidati Premier.

Risposta: L’indagine dell’Istituto Demopolis, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Marco Tabacchi, ha infine analizzato l’opinione e la fiducia degli elettori nei confronti dei candidati premier. Berlusconi risulta apprezzato dal 51% e viene superato dal leader del PD Walter Veltroni (54%), che può contare su un alto consenso personale tra gli elettori non collocati politicamente. Prescindendo dalle simpatie politiche, risulta mediamente alto l’apprezzamento degli italiani anche nei confronti degli altri candidati a Palazzo Chigi: Casini al 40%, Bertinotti al 37%, Santanchè al 22% e Boselli al 21%.


L’indagine dell’Istituto Demopolis, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Marco Tabacchi, ha infine analizzato l’opinione e la fiducia degli elettori nei confronti dei candidati premier. Berlusconi risulta apprezzato dal 51% e viene superato dal leader del PD Walter Veltroni (54%), che può contare su un alto consenso personale tra gli elettori non collocati politicamente. Prescindendo dalle simpatie politiche, risulta mediamente alto l’apprezzamento degli italiani anche nei confronti degli altri candidati a Palazzo Chigi: Casini al 40%, Bertinotti al 37%, Santanchè al 22% e Boselli al 21%.





CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
Sono 7 i punti percentuali che, a trenta giorni dalle elezioni politiche del 13 e 14 aprile, separano il PD di Walter Veltroni dalla coalizione di Silvio Berlusconi. Secondo l’indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis sulle intenzioni di voto degli italiani, il Popolo della Libertà, con la Lega e l’MpA, si posiziona al 44%, mentre Partito Democratico e IdV si attestano al 37%. “Si tratta - afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - di un vantaggio significativo che, se si votasse oggi, garantirebbe a Berlusconi il premio di maggioranza alla Camera, mentre alcuni margini di incertezza si registrano al Senato, dove potrebbe risultare determinante – in alcune regioni – la presenza di altre forze politiche che, diversamente dal passato, corrono da sole: l’Unione di Centro, la Destra e la Sinistra Arcobaleno. Il risultato delle urne – prosegue il direttore dell’Istituto Demopolis - sarà sicuramente condizionato dall’alto numero di indecisi ed incerti (26%), la gran parte dei quali, come è accaduto due anni fa, potrebbe scegliere per chi votare solo all’ultimo momento”. E’ da rilevare che il 51% degli italiani non ha apprezzato le modalità di composizione delle liste per la Camera e il Senato, con molte criticità evidenziate soprattutto dagli elettori collocati nell’area del Centro-Sinistra. Molte sono le variabili di fluidità ed incertezza nello scenario politico del Paese dopo i repentini mutamenti dell’offerta politica nazionale e la polarizzazione dell’attenzione dell’opinione pubblica intorno al PD di Veltroni e al PdL di Berlusconi, che sembra aver penalizzato gli altri partiti, almeno in questa prima fase della campagna elettorale. Secondo le stime dell’Istituto Demòpolis sul voto ai partiti a un mese dalle elezioni, il PdL si attesta al 38% con la Lega Nord al 5% e l’MpA all’1%. Il PD, stabile, ottiene il 33,5%, distanziato di quasi cinque punti dal Popolo della Libertà. L’IdV di Di Pietro si posiziona al 3,5%. L’Unione di Centro di Casini, in lieve risalita, ottiene il 6,5%; la Sinistra Arcobaleno di Bertinotti il 7,5%, la Destra della Santanchè il 2,5%. All’1% il Partito Socialista di Boselli, sotto il punto percentuale gli altri. L’indagine dell’Istituto Demopolis, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Marco Tabacchi, ha infine analizzato l’opinione e la fiducia degli elettori nei confronti dei candidati premier. Berlusconi risulta apprezzato dal 51% e viene superato dal leader del PD Walter Veltroni (54%), che può contare su un alto consenso personale tra gli elettori non collocati politicamente. Prescindendo dalle simpatie politiche, risulta mediamente alto l’apprezzamento degli italiani anche nei confronti degli altri candidati a Palazzo Chigi: Casini al 40%, Bertinotti al 37%, Santanchè al 22% e Boselli al 21%.


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