Autore: |
Istituto Demopolis |
Committente/ Acquirente: |
Barometro Politico Demòpolis per i quotidiani Libertà e La Sicilia, diffuso da Affari Italiani, AGI, Apcom, Italpress, Fatti e dai quotidiani locali del Gruppo L'Espresso. |
Criteri seguiti per la formazione del campione: |
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza. |
Metodo di raccolta delle informazioni: |
Metodologia CATI-CAWI |
Numero delle persone interpellate e universo di riferimento: |
960 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia. |
Data in cui è stato realizzato il sondaggio: |
Tra il 18/07/2010 ed il 25/07/2010 |
QUESTIONARIO |
QUESITO n.1 |
Domanda : Se si votasse oggi per le elezioni politiche, a quale partito darebbe la sua preferenza?. |
Risposta: PDL in calo al 33%, Lega in ulteriore crescita al 13%, Partito Democratico stabile al 27%, ma al di sotto del dato delle ultime Politiche. L’IdV di Antonio Di Pietro si posiziona al 7,5%; la Sinistra al 6,5%, con un progressivo rafforzamento della formazione di Nichi Vendola, attestata oggi al 4,5%. L’UDC di Casini raggiunge il 7%, guadagnando un punto percentuale e nuove simpatie nell'elettorato cattolico; non superano complessivamente il 6% le altre formazioni minori.
È quanto emerge dai dati del Barometro Politico sulle intenzioni di voto degli italiani, diretto da Pietro Vento e realizzato dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis. |
CONTRIBUTI CONCLUSIVI |
Testo conclusivo: |
Se ci si recasse oggi alle urne per il rinnovo del Parlamento, il distacco tra le due coalizioni si ridurrebbe a cinque punti (46 a 41), soprattutto a causa dell’attuale indebolimento del Popolo della Libertà. Ma, nella percezione degli elettori intervistati dall’Istituto Demòpolis, l’opposizione di Centro Sinistra, anche se teoricamente molto più vicina nei numeri, appare divisa, poco chiara nel programma, debole nella leadership.
I due maggiori partiti, PD e PDL, sono oggi penalizzati più degli altri, in termini di consenso, da ampi segnali di insofferenza e disaffezione verso la classe politica che, nell’ipotesi di un ritorno anticipato alle urne, potrebbero sfociare in un deciso incremento dell’astensionismo.
Il Partito Democratico appare ancora, e da troppo tempo, alla ricerca di una reale e più convincente identità. Il Partito di Berlusconi – secondo l’indagine di Demopolis – paga invece, in modo consistente, i riflessi della questione morale riaperta dai recenti scandali, i timori dei cittadini per i sacrifici imposti dalla manovra economica, ma soprattutto la litigiosità interna che ha progressivamente indebolito il progetto di governo agli occhi dell’opinione pubblica.
“Sullo sfondo – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - resta lo strappo di Fini, la cui eventuale defezione dal PDL potrebbe modificare nei prossimi mesi, in maniera significativa, l’attuale equilibrio delle intenzioni di voto degli italiani”.
Nota metodologica
L'indagine, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone, è stata realizzata dall'Istituto Demopolis – nell’ambito del Barometro Politico sulle intenzioni di voto degli italiani su un campione di 960 cittadini maggiorenni, rappresentativo dell'universo degli elettori italiani, stratificato per sesso, fascia di età, titolo di studi ed area di residenza. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco Tabacchi. |