Sondaggio Politico-Elettorale

Gli italiani e l'informazione: indagine DEMOPOLIS per il Programma Otto e Mezzo

Pubblicato il 9/11/2010.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
LA 7 - Telecom Italia Media

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Metodologia CATI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.002 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 22/10/2010 ed il 24/10/2010


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Quali strumenti utilizza tutti i giorni o almeno 5 volte alla settimana per informarsi?.




Nonostante altri canali abbiano assunto negli ultimi anni un’importanza crescente accanto alla stampa tradizionale ed alla radio, la televisione resta oggi in Italia la principale fonte di informazione per i cittadini. Addirittura l’unica per un italiano su quattro. È uno dei dati che emerge dall’indagine, diretta da Pietro Vento e realizzata dall’Istituto Demòpolis per il programma Otto e Mezzo de LA7, curato da Lilli Gruber e Paolo Pagliaro. Il 91% dei cittadini, tutti i giorni o quasi, segue telegiornali o programmi in TV, il 42% legge un quotidiano o un settimanale, quattro su dieci ascoltano un notiziario in radio. Cresce soprattutto, per informarsi, la fruizione di Internet, cui si affida oltre il 60% dei giovani. Ma restano il “digital e il press divide”, con oltre metà del Paese che non accede alla Rete e quasi 4 italiani su dieci che restano lontani dalla carta stampata. Il 64% degli italiani guarda per oltre due ore al giorno la TV, che rappresenta anche l’unico strumento di informazione per il 25% degli intervistati. A colpire di più, negli ultimi dieci giorni, l’attenzione dei cittadini sono stati i fatti di Avetrana (83%), la nuova emergenza rifiuti in Campania e la morte della donna colpita in metro a Roma. Più distanziati, nelle citazioni degli intervistati, il dibattito sulla giustizia con il lodo Alfano e la vicenda della Villa di Berlusconi ai Caraibi.





CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
Il 75% degli italiani è convinto che la politica condizioni oggi il sistema dell’informazione. Molto più che in passato, come risulta dal Trend tratto dal Monitor continuativo dell’Istituto Demopolis sull’opinione pubblica del Paese. La politicizzazione dell’informazione, secondo gli italiani, è passata dal 53% del 2005 al 75% di oggi. Un incremento di 22 punti percentuali in poco più di cinque anni. Gli italiani restano convinti che i partiti politici abbiano oggi nel Paese un peso decisamente superiore (59%) a quello di stampa e televisione (30%). Il 57% degli italiani, per formarsi un’opinione politica, guarda un telegiornale; il 40% segue, con attenzione crescente, programmi di approfondimento e dibattiti televisivi. Anche se aumenta la tendenza a “frequentare” le trasmissioni in base alle proprie preferenze politiche. Fenomeno, questo, che interessa progressivamente anche i quotidiani.






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